Due anni dall’ultimo articolo pubblicato sul mio vecchio blog laurasacco.com: è decisamente tempo che riprenda in mano questo progetto e gli dia nuova linfa.

In questi due anni sono cambiate molte cose e ci sarà tempo di raccontarle aggiungendo i capitoli che mancano alla storia della mia rinascita. Costante, però, è rimasta la presenza di WordPress e della sua community nella mia vita professionale. E proprio perché hanno un ruolo così importante, il mio primo articolo sul blog dopo così tanto tempo non può che riguardare un evento della Community: il WordCamp di Torino, il quarto!

Cos’è il WordCamp Torino

È un evento organizzato dalla community torinese di WordPress. Anche quest’anno, per la quarta volta, si è composto di due giornate: il Contributor Day, giornata dedicata alla contribuzione al progetto Open Source WordPress.org, e la giornata di Conferenza, con uno schema classico di interventi e pubblico che ascolta.

Ma cos’ha di speciale?

In primo luogo è un evento interamente organizzato da volontari. Nessuno è pagato ad un WordCamp di WordPress: né gli organizzatori, che per mesi lavorano per l’evento, né i volontari, che quel giorno aiutano a far sì che tutto funzioni bene, né gli speaker che vengono a spese loro e non percepiscono nessun rimborso per parlare e condividere le loro conoscenze.
Anche il prezzo del biglietto per i partecipanti è piuttosto simbolico (quest’anno era ancora di 20€), perché l’idea è realizzare un evento che sia il più inclusivo e accessibile possibile. Così la maggiorparte dei costi sono coperti da sponsor.

L’ambiente è molto informale. Capita di incontrare dirigenti di imprese che fatturano alcuni milioni di euro, ma nessuno indossa giacca e cravatta, e tutti sono molto amichevoli e cordiali. Lo scopo di un WordCamp è scambiare conoscenze e confrontarsi su temi collegati a WordPress. Parlare, discutere, ascoltare, e sorridere, sorridere molto: ecco le chiavi che permettono di vivere bene l’esperienza di un WordCamp.

«Siete troppo accoglienti»

Questa frase, dettami da uno speaker, tra il serio e lo scherzoso, racchiude tutta l’essenza del WordCamp Torino: un evento di lavoro, sì, dove però le persone si sentano bene: confortevoli e a loro agio. Un ambiente amichevole e accogliente, che favorisca lo scambio e il confronto, che permetta a tutti di partecipare e che arricchisca tutti, umanamente e professionalmente. Questo è stato il primo obiettivo a cui il team degli organizzatori ha lavorato e che, ancora una volta, si è realizzato.
Certo, essere ospitati da Toolbox ha contribuito a realizzare la magia: le giornate si sono svolte senza nessun intoppo organizzativo evidente e tutti erano così rilassati e sorridenti, anche nell’affrontare i piccoli inevitabili intoppi, che l’energia positiva che ne è sprigionata è diventata contagiosa.

La mia prima volta

Questo quarto WordCamp Torino è stato per me speciale anche per un altro aspetto: ho avuto l’onere e l’onore di guidare l’organizzazione. Non sono una persona ansiosa, e sono sempre portata a cercare soluzioni, piuttosto che sottolineare colpe. Inoltre, mi fido delle persone e non ho l’ansia del supercontrollo. Queste mie caratteristiche hanno sicuramente permesso al team di lavorare bene, orientato all’obiettivo. Ma non posso non sottolineare che il team di quest’anno è il team ideale che tutti vorrebbero guidare: responsabile, affidabile, competente, preciso, professionale, solidale. Sì un vero e proprio dream team.

Team degli organizzatori del WordCamp Torino 2019

Gli ingredienti per un WordCamp di successo ( o drama free)

  • Lavorare molto e pianificare il più possibile nei mesi precedenti l’evento
  • Attribuire a volontari e organizzatori ruoli, responsabilità e compiti precisi
  • Scegliere bene gli speaker e comporre l’agenda in modo equilibrato
  • Avere sponsor generosi che supportino l’evento
  • Fare sold out, cioè essere scelti dal pubblico

ma, soprattutto

smile and have fun!

e questo, a Torino, è diventata tradizione 😉

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