
Figlio del suo miglior amico, Mentore è colui a cui Ulisse affida il figlio Telemaco prima di partire da Itaca. Nel corso dell’epopea mitologica, Mentore è sempre presente accanto al futuro re, talvolta sostituito da Atena, dea della saggezza, che prende le sue fattezze per aiutare Telemaco nella guerra contro i Proci.
Quella di Mentore è una figura importante: è saggio ed esperto ma non si presenta come gerarchicamente superiore a Telemaco. È, piuttosto, una guida, non impositiva, che consiglia e sostiene, che si affianca al futuro re e gli fornisce supporto in ogni momento del suo percorso di crescita.
In letteratura, il mentore è colui che dona oggetti e consigli preziosi all’eroe.
Dalla mitologia alla quotidianità il passo è breve. Lo stile di leadership esercitato da Mentore ha ispirato la messa a punto del mentoring, una tecnica di formazione e consulenza.
Più precisamente, il mentoring è un metodo di formazione che si basa su una relazione uno ad uno tra un soggetto con più esperienza (senior, mentor) e uno con meno esperienza (junior, mentee), al fine di far sviluppare a quest’ultimo competenze in ambito lavorativo e sociale.
Il mentoring si sviluppa attraverso la costruzione di un rapporto di medio-lungo termine, come un percorso di apprendimento e sviluppo, in cui il mentor (in qualità di guida, sostegno, facilitatore del cambiamento) mette a disposizione sapere, competenze ed esperienza per favorire la crescita personale e professionale del mentee.
In un campo così vasto e in continua evoluzione come il mondo del digitale, la tecnica del mentoring si rivela particolarmente efficace.
Applico la metodologia del mentoring ai percorsi di apprendimento nel campo dell’informatica, per questo mi definisco Mentore Digitale®.