Oggi la sala Launchpad di Toolbox è silenziosa: i coworker lavorano ai loro computer, ogni tanto di alzano, sorridono, prendono un caffè. Sul muro dell’atrio è ancora visibile il logo del WordCamp che il plotter ha disegnato … ormai oltre un mese fa.

Già, è passato oltre un mese dal WordCamp Torino 2017, e io ancora non riesco a crederci. Mesi di lavoro, da volontari, senza grandi esperienze nell’organizzazione di eventi, discussioni, dubbi, confronti serrati, ansia (molta ansia, a dire il vero)… tutto per rendere il WordCamp Torino perfetto.

È così è stato.

È filato tutto liscio: non che non ci siano stati piccoli inconvenienti, certo qualche intoppo dell’ultimo minuto c’è sempre, ma tutto è stato risolto brillantemente, senza perdere la calma e, soprattutto, con il sorriso sulle labbra.

Toolbox ci ha accolti come meglio non poteva fare
la grafica e lo swang semplicemente AWWW
il team contenuti e social ha lavorato a ritmi serratissimi (prima e dopo l’evento), curando nei dettagli i contenuti del sito e la pubblicazione sui social (l’hastag #wctrn è stato tra i trend topic di Twitter durante tutto l’evento)
il team sitoweb ha curato fin nei dettagli ogni aspetto, personalizzando e intervenendo tempestivamente a risolvere i piccoli bug
il catering è stato incredibile (come coniugare qualità, professionalità a sociale e sostenibilità ambientale)
il budget è stato monitorato e tenuto sotto controllo dalla efficientissima Chiara, che non si è lasciata sfuggire nulla e ha seguito tutti i team con meticolosità e precisione (se vuoi sapere quanto è costato il WordCamp puoi leggere il suo resoconto qui).

Organizzatori e volontari: ognuno concentrato sul suo compito, responsabile e orgoglioso di essere parte di un evento grande e unico. Un gruppo splendido, senza il quale il WordCamp non avrebbe potuto esserci. Un esempio di come si possa contribuire a un grande progetto opensource, come quello di WordPress, con spirito di collaborazione e gratuità.

Riguardo le fotografie (Nicola, Veronica, Gianni: grazie di cuore!): volti concentrati per ascoltare i relatori, anzi gli ottimi relatori, che un programma così, davvero, è difficile trovarlo in un unico evento (a proposito, se vuoi sapere cosa ti sei perso, o semplicemente vuoi rivedere gli interventi puoi farlo qui). Ma, soprattutto, sorrisi, molti, moltissimi sorrisi. Sorrisi che hanno scaldato il cuore, che hanno ripagato il lavoro dei mesi passati ad organizzare, sorrisi di chi, senza conoscermi, si è avvicinato e mi ha detto

grazie, mi sono trovato bene

mi sono sentito accolto e a mio agio

E questo, alla fine dei conti, è la cosa più importante 🙂

 

 

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